Un posto segreto per sempre nel cuore

Tutti noi nel nostro tempo abbiamo avuto un posto quasi segreto dal quale osservavamo quello che accadeva intorno a noi. Un posto che ci faceva sentire irraggiungibili e sicuri.

Quando qualche tempo fa sono tornato in quella casa, dove la mia vita di bambino e ragazzo è stata bellissima mi sono soffermato in quell’angolo con veduta sul grande salone. Mi è tornato in mente tutto. Dopo Carosello si andava a letto. Ma chi dormiva? Natale era alle porte. L’adrenalina dei regali che sarebbero arrivati non mi faceva dormire. Il camino era acceso. Il rumore della legna che ardeva si sentiva fino al soppalco. Così come il profumo dell’albero di Natale preso dal giardino. Era vero, verde e bello. Poi sarebbe tornato fuori al suo posto.

Ve lo mostrerò più avanti, ho trovato una foto. Intanto c’era anche il rumore stridente della presa chiamata ‘intermittente’ che accendeva e spegneva le luci decorative. Si faceva sentire. Un ritmo costante e fastidioso. Io nel buio guardavo giù. Ho visto chi metteva i regali sotto l’albero. E poi le voci dei miei genitori che giocavano a carte con gli ospiti che venivano numerosi in quei giorni. Nessuno mi vedeva ma io guardavo e osservavo tutto. Ripensando a questo mi viene in mente quella carezza della sera, quando la canzone dice: mi nascondevo nell’ombra del grande giardino.

Che sensazione. Nel frattempo la lancetta dell’orologio correva e un po’ di sonnolenza arrivava. Le ore piccole a curiosare e guardare quello che facevano i grandi. È passato tanto tempo.

Ora l’erba fuori è alta. E dovrei potare il melo. Quanta polvere c’è. Dentro casa è tutto un velo. Ma certe cose rimaranno

Per sempre. A questo angolo di casa devo qualcosa. E a voi devo dirvi: passate un buon tempo.

E grazie.

Fabio Martini