Ciao, amici ed amiche di “RTR 99 – Canzoni e Parole Fuori dal Coro”. L’omaggio settimanale ai varietà estivi d’epoca riguarda la sesta edizione di uno dei più amati show musicali degli anni Sessanta-Settanta: “Senza Rete”.
La Rai decide di rivoluzionare o quasi questo programma. Dopo cinque edizioni, in cabina di regia, al posto di Enzo Trapani, arriva Stefano De Stefani. Nuovo anche l’autore dei copioni: Alberto Testa. Gli unici punti fermi restano il M° Pino Calvi alla direzione d’orchestra e la location, il celebre Auditorium di Napoli. Cambia pure il padrone di casa; al posto del vulcanico Renato Rascel, che l’anno precedente trasformò la trasmissione in una beneficiata personale, arriva per la prima volta un “padrone di casa” idolo di casa, il simpatico Aldo Giuffrè, che esordisce nei panni di conduttore televisivo.
Lo schema della trasmissione resta perlopiù simile a quelli degli anni precedenti: due big protagonisti affiancati da una giovane promessa, oltre alla presenza di ospiti d’onore (cantanti, attori e/o conduttori tv).
Oltre a dirigere l’orchestra, Pino Calvi esegue la sigla di chiusura del programma, uno splendido brano strumentale intitolato “Mu” (omaggio al famoso continente perduto situato nell’Oceano Pacifico).TV
La prima puntata della serie va in onda sabato 30 giugno 1973. Le due vedette principali sono Rosanna Fratello e Peppino Di Capri, affiancati dalla rivelazione dell’anno: Gilda Giuliani. La Fratello, bellissima ed elegante come sempre, propone “Nuvole bianche”, brano finalista ad “Un disco per l’estate ’73”, mentre Di Capri viene inondato di applausi dal pubblico partenopeo cantando, tra le altre, “Un grande amore e niente più” (che lo ha laureato campione al Festival di Sanremo di quell’anno). La Giuliani regala delle ottime interpretazioni di “Serena” e di “Tutto è facile” (altra canzone finalista del “Disco Estate ’73”). La giovane cantante molisana raccoglie un gran numero di applausi, facendo innervosire evidente la Fratello, protagonista principale della puntata. Gli ospiti di riguardo sono il flautista siciliano Angelo Faia e Pippo Baudo, che recita un simpatico sketch con Aldo Giuffrè sulla contrapposizione dei loro stili: flemmatico l’attore napoletano e travolgente quello del conduttore etneo.
La seconda puntata (7 luglio 1973) vede come protagonisti Orietta Berti e Little Tony con la giovane cantautrice ligure Antonella Bottazzi. La Berti accenna spiritosamente un valzer con Giuffrè e canta “La ballata del mondo” (canzone lanciata senza troppo successo al “Disco Estate” ’73), mentre Little Tony fa scatenare il pubblico con la sua “Giovane amore” e la delicata voce della Bottazzi presenta “Un sorriso a metà”. A completare il cast della puntata, la simpatica Sandra Mondaini, che recita con Giuffrè, e Milly, che canta con grande classe la splendida “Ieri sì” di Charles Aznavour.
Terza puntata (14 luglio 1973). Le stelle sono Milva e Gino Paoli, supportati dal cantautore genovese Oscar Prudente. La “Pantera di Goro” propone con la solita autorevolezza alcune canzoni, tra cui “Da troppo tempo” (terzo posto al Festival di Sanremo ’73), mentre Paoli le dà ottimamente la replica proponendo “Un amore di seconda mano” (altro motivo lanciato al “Disco per l’estate” di quell’anno). Oscar Prudente (definito malignamente dalla critica “pallido epigono battistiano”) interpreta “Un essere umano”, brano che intitola il suo album d’esordio. Gli ospiti di riguardo sono Corrado, protagonista di un divertente “botta e risposta” con Giuffrè e Charles Aznavour, che incanta la platea napoletana, interpretando “Quel che non si fa più”.
Nella quarta puntata, trasmessa il 21 luglio 1973, i primattori sono Marisa Sacchetto e Mino Reitano, mentre la giovane promessa è Delia. I tre cantanti sono tutti reduci dal “Disco per l’Estate ’73”, quindi, colgono l’occasione per riproporre i loro ultimi singoli. La bella Sacchetto (che sostituisce Rita Pavone, prevista come protagonista di serata), canta l’orecchiabile “La città” e Reitano presenta “Tre parole al vento” (terzo posto a Saint-Vincent) e Delia (Gualtiero) esegue “Un’altra età”. A rendere ancora più travolgente la serata pensa Domenico Modugno, che interpreta magistralmente “Amara terra mia”, firmata assieme ad Enrica Bonaccorti, lanciata come sigla dello sceneggiato tv “Nessuno deve sapere”.
La quinta puntata (28 luglio 1973) è una delle più frizzanti e coinvolgenti. I protagonisti sono: Marcella Bella, Fred Bongusto e l’emergente Antonello Venditti. La giovane cantante siciliana coglie l’occasione per riproporre il grande successo del momento, quella “Io domani” (scritta come sempre da Gianni Bella e Giancarlo Bigazzi) che è già nella top ten dei 45 giri più venduti; il romantico e bravissimo Fred contrappone uno dei suoi pezzi più famosi: “Tre settimane da raccontare”. Venditti esegue al pianoforte la sua “E li ponti so’ soli” (dall’album “L’orso bruno”). Gli altri ospiti sono il celebre mandolinista sardo Giuseppe Anedda, con una fantasia musicale di motivi del Settecento e Carlo Giuffrè, che recita un simpatico sketch col fratello maggiore Aldo.
Dopo una settimana di assenza, dovuta alla diretta del “Cantagiro Show” da Jesolo, “Senza Rete” ritorna in onda l’11 agosto con un’ottima sesta puntata, con protagonisti Mia Martini e Al Bano (che sostituisce Johnny Dorelli) e la giovane Anna Melato. Mimì si trova nei primissimi posti della classifica con la splendida “Minuetto” (che le farà vincere per la seconda volta il “Festivalbar”), ed ovviamente la ripresenta in apertura di programma; Al Bano canta “La canzone di Maria” (presentata a Saint-Vincent ’73), mentre Anna Melato è ottima interprete della famosa “Canzone arrabbiata” di Nino Rota, tema principale dal “Film d’amore e d’anarchia” di Lina Wertmüller. Completano la serata la celebrata folksinger Rosa Balistreri (con “Amuri luntanu”) e l’Equipe 84 con la bella “Diario”, motivo che si trova nella classifica di quelle settimane. Durante la serata accade un fatto che ai più è apparso divertente ma che crea qualche problemai: nel corso dell’esibizione di Bongusto, il cantante molisano viene abbracciato e baciato in modo evidente da una spettatrice in sala. I dirigenti Rai criticano aspramente questa scena, chiedendo un taglio del momento incriminato. Poi, alla fine, prevale la scena di lasciare il filmato così com’è, data l’innocenza del gesto spontaneo.
La settima puntata (18 agosto 1973) vede protagonisti i Ricchi e Poveri e i Vianella. Sia il gruppo genovese che i coniugi Vianello sono reduci dal “Disco Estate ’73”, rispettivamente con “Piccolo amore mio” e “Fijo mio”, entrambe ricantate in questa serata. Roberto Vecchioni omaggia tre celebri colleghi: Gino Paoli (La gatta), Sergio Endrigo (Viva Maddalena) e Luigi Tenco (Mi sono innamorato di te). L’ospite comico è Franco Franchi, mentre la “regina del Fado” Amalia Rodriguez propone con la consueta bravura un medley di canzoni portoghesi.
L’ottava e ultima puntata dello show (25 agosto 1973) ha come protagonisti Iva Zanicchi e Nicola Di Bari, coadiuvati dall’emergente Paola Musiani. La Zanicchi canta “I mulini della mente” (anch’essa partecipante al “Disco-Estate” ’73), mentre Di Bari omaggia il Brasile con “Non ti credo” (cover della celebre “Mas que nada” di Jorge Ben). La Musiani rende omaggio a Umberto Bindi, riproponendo “Il nostro concerto”. Gli ospiti d’onore sono Alberto Lupo, protagonista di uno sketch con Aldo Giuffrè e Giorgio Gaber che interpreta magnificamente “La libertà”.
Anche la sesta edizione di “Senza Rete” si conferma un successo, con più di 16 milioni di ascolto e un gradimento che arriva al 77%. I giudizi da parte della critica sono perlopiù positivi: si parla di “spettacolo divertente”, “spigliato” e “allegro”, anche se qualcuno nota la mancanza di “novità” o di “originalità”. Sia la critica che il pubblico elogiano la conduzione di Aldo Giuffrè, particolarmente brillante nel suo understatement ironico ed elegante.
David Guarnieri
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