La musica strumentale ebbe tanta fortuna popolare alla fine degli anni ’50, negli anni ’60 e anche, con altri contenuti, nelle due decadi successive.
Ovviamente qui non affronto tutta la musica strumentale,altrimenti ci vorrebbe un’enciclopedia intera per esaurire l’argomento. Mi limiterò a ricordare alcuni momenti importanti della suddetta.
Il brano Tequila fu inciso dal gruppo statunitense The Champs nel 1959. Si basa su un beat di mambo cubano suonato strizzando l’occhio al rock ‘n roll. Tequila andò al numero uno in America in sole tre settimane e divenne immediatamente un successo planetario. I Champs furono il primo gruppo della storia ad andare in vetta alle classifiche con uno strumentale alla prima uscita!
Nel 1961 il gruppo The Shadows che accompagnava Cliff Richards, cantante di rock ‘n roll che dominò la scena musicale britannica, uscì col brano Apache, che divenne subito un successo mondiale. Oltre alla bellezza della melodia, il brano si avvaleva di un suono nuovo dovuto soprattutto all’abilità chitarristica di Hank Marvin e la sua Fender Stratocaster.
Ci sono poi brani strumentali che rimangono impressi indelebilmente nei nostri cuori, capaci di evocare fin dalle prime note il ricordo di serie televisive o di film famosi, associati per sempre a momenti particolari della nostra vita. Mi riferisco, ad esempio, ad uno dei più importanti creatori di temi musicali per film: John Barry. E’ co-autore del James Bond Theme anche se allora fu accreditato interamente a Monthy Norman. Questo tema datato 1962 è tuttora usato nei film di 007. La caratteristica principale del brano è la chitarra in stile surf che il compositore userà anche il seguito. John Barry è l’autore delle musiche di altri undici film che narrano le gesta di James Bond, uno su tutti “Goldfinger”.
Uno dei musicisti che scrisse più colonne sonore di successo fu sicuramente Henry Mancini. A lui si devono i temi di Colazione da Tiffany, La Pantera Rosa, Sciarada e tanti altri.
Nel 1976 Bill Conti compone il brano Gonna Fly Now l’inconfondibile tema del primo Rocky con Sylvester Stallone.
Sempre negli anni ’70 e’ importante citare il nome di Santana che, con brani come Europa e Moonflowerr, ha scalato le classifiche di mezzo mondo con la sua inconfondibile chitarra.
Ma gli anni Settanta sono stati anche ad appannaggio di Federico Monti Arduini, alias Il Guardiano Del Faro. La sua “Amore Grande Amore Libero” vinse il Disco per l’Estate grazie alle sonorità fiabesche del suo Moog!
Sicuramente tra i grandi nomi internazionali, legati alle colonne sonore dei film, i nostri ricordi ci portano al duo di Santo & Johnny che, con le loro chitarre, conquistarono il disco d’oro per la personale versione de Il Padrino.
Se amate il suono del sassofono, beh, Fausto Papetti, con le sue “audaci” copertine, e le caratteristiche Raccolte, raggiunse sempre, soprattutto negli anni ’70, i vertici delle classifiche.
E arriviamo agli anni ’80.
Partendo da un’idea condivisa di Freddy Naggiar, discografico della Baby Records e Gian Piero Reverberi, noto compositore e direttore d’orchestra, nel 1980 nacque Rondò Veneziano: un’ensemble musicale italiano che si ispirava alla musica barocca sposando le sonorità della musica pop e rock.
Il risultato fu un grande successo in hit parade. Ma non soltanto in Italia. La musica di Rondò Veneziano conquistò il Disco d’Oro in parecchi Paesi come Austria, Germania e Regno Unito.
Per concludere non possiamo dimenticare il pianista Richard Clayderman con piu’ di venti milioni di dischi venduti nel mondo! La sua “Lady Di”,dedicata a Lady Diana Spencer,ha fatto innamorare milioni di persone….
Paolo Famiglietti
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