Buongiorno,
anche la vita in radio è fatta di attimi.
Parto da qui per scrivervi che c’è stato un momento in cui abbiamo capito con
Guido Tognetti che il momento della bellissima avventure di
Retropalco era finita.
Cos’era Retropalco? La nostra prima esperienza insieme. Ci siamo conosciuti tanti anni fa.
Retropalco fu l’essenza di quel nostro primo incontro. Un programma dove son passati quasi tutti i migliori a raccontarsi “fuori dal coro” cantando, suonando, parlando.
Bellissimo ed emozionante.
Poi in un giorno di primavera, quasi all’improvviso, non ci siamo detti nulla io e lui, ci siamo solo guardati. E’ bastato un cenno. Avevamo capito che gli artisti e i loro accompagnatori erano diventati complicati. Forse anche noi eravamo stufi di suppliche o forse avevamo chiesto e fatto tutto.
Abbiamo capito un minuto prima di cadere nella monotonia che non era più quello che volevamo noi e forse anche gli ascoltatori. Avevamo dato tutto in quella veste.
Lunghe interviste, lunghi racconti che oggi però sarebbero anacronistici.
E così ci siamo detti di unire le nostre differenze. Quasi di fare una cosa opposta a quella bella avventura che volgeva al termine.
Così è nato Dieci Gran Varietà.
E in questo tempo dove tira una brutta aria questo programma ci ha salvato. Sono ore dove riusciamo a lasciare fuori dalla porta dello studio tutto il resto. Quasi una terapia di gruppo.
Anche chi ascolta spesso ci dice così. E allora forse in quell’attimo di qualche anno fa siamo riusciti a ridisegnare il nostro modo di fare radio.
Quando non c’è, il programma mi e ci manca.
Come le cene a Monte Sacro dove in un ambiente soffuso con musica rock in sottofondo facevamo le nostre cenette. Quanti spunti davanti a quel riso allo zafferano, il mio piatto preferito che non mancava mai.
In una di queste sere abbiamo anche detto a
Loredana Lotti che dal giorno dopo sarebbe stata
on air.
Quasi svenne. Ricordo bene.
Verso l’una tornavo ed ero obbligato a mandare il messaggio appena entravo in garage. “sono a casa” scrivevo.
E oggi? Che succede? Voti, messaggi vocali, e tanta passione. Neanche nei network succede questo.
E poi il mettere il rock e il pop insieme è stata una splendida follia. Ma il senso del programma è tutto qui.
E sono contento così. Sono contento di aver deciso questo. La storia che vi ho raccontato lo dimostra. Il coraggio di cambiare.
Siamo altro, eterni giovani che preferiscono raccontare i giorni più belli. Se voi ci sarete anche oggi sarà bello.
Pop e Rock!