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L’album “…Stop” dei Pooh compie 40 anni!

Pubblicato il 26 Novembre del 1980 e certificato Disco d’Oro, fu registrato nei famosi Stone Castle Studios di Carimate, in provincia di Como.

La copertina dell’album, di uno sgargiante colore giallo, ci regala uno scenario urbano dove campeggia un metronomo e, nel titolo, la volontà illusoria dei Pooh di fermare il tempo attraverso una fune!

I Pooh, con questo disco, confermano la loro preferenza verso il rock melodico avvalendosi della collaborazione, per gli arrangiamenti, del maestro Franco Monaldi.

Riviviamo insieme, traccia per traccia, questo vinile partendo dal brano CARO ME STESSO MIO dove Dodi Battaglia usò una Gibson SG e il l tamburello fu suonato da Franz Di Cioccio della Premiata Forneria Marconi.

Si arriva poi a STAGIONE DI VENTO. La canzone, precendentemente apparsa come lato B del singolo Canterò per te, presenta un pregevole assolo, con precisione millimetrica, di Red Canzian.

La terza canzone di “Stop” e’ NUMERO UNO. In un primo tempo Antonello Venditti cantò l’introduzione di questo brano, ma in fase di missaggio, non se ne fece piu’ niente. Ecco il racconto di Stefano D’Orazio: «Il brano era nato come una satira su un particolare momento della canzone d’autore italiana. Stavamo registrando a Carimate, nello studio di fianco al nostro c’era Antonello Venditti. Siccome in mezzo alla canzone c’era una piccola filastrocca senza testo gli chiedemmo di canticchiarci sopra. Lui lo fece volentieri. Ma subito dopo il suo produttore, Alessandro Colombini, non so in base a cosa, lesse in questa canzone una critica velata al suo protetto, così ci negò l’autorizzazione a usare l’intervento vocale di Venditti».

Poi c’e’ il brano VIENNA presentato da Dodi Battaglia «Parlavo sempre a Valerio Negrini del mio desiderio di visitare questa città. Il fatto è che lui viaggiava parecchio, io invece ero sempre incollato ai Pooh. Un giorno si presentò con questo testo, e mi sembrò perfetto per la musica che avevo composto!».

Arriviamo alla canzone ALI PER GUARDARE OCCHI PER VOLARE e qui, a raccontarla c’e’ Roby Facchinetti: «Amo moltissimo questo pezzo: è uno di quei brani che esaltano la vocalità. C’è un salto di ottava, con un do di petto tenuto a voce piena, che per uno che ama cantare è una bella sfida. Non è facile riuscire a fare certe note con la voce, e quando ti rendi conto che ne sei capace è una grande soddisfazione».

CANTERO’ PER TE e’ invece il brano utilizzato come sigla d’apertura per la trasmissione televisiva “Un disco per l’estate“. Il relativo videoclip venne realizzato su una chiatta al lago d’Iseo, all’alba di una domenica mattina, con un elicottero che filmò l’arrivo dei Pooh a bordo di un motoscafo, mentre suonavano gli strumenti. Ecco il ricordo di Dodi Battaglia «Assieme a Io sono vivo, Chi fermerà la musica e Non siamo in pericolo, è un brano che caratterizza quel modo molto energico di fare musica che avevamo negli anni Ottanta. L’energia è sempre stato uno degli elementi che hanno caratterizzato i Pooh».

La tracklist dell’album prosegue con ARIA DI MEZZANOTTE. L’altra canzone scritta da Stefano D’Orazio, oltre Numero Uno, con le musiche di Canzian e Facchinetti, si avvale di un pregevole lavoro di chitarre elettriche ed acustiche di Dodi Battaglia.

Poi c’e’QUASI CITTA’, un’istantanea cruda e realistica della disillusione di una ragazza di provincia, in un brano impreziosito ancora una volta dal caratteristico suono millimetrico di Red Canzian.

Per la canzone  GATTO DI STRADA, il racconto è affidato a Red Canzian «Questo brano l’ho composto nel mio periodo country-rock. Infatti il titolo del provino era California. Ho scoperto che questo pezzo piace tantissimo ai nostri fan, ma non saprei spiegarne il motivo. Il gatto di strada è un lottatore, uno che si arrampica ovunque per cercare qualcosa da mangiare, un randagio sempre pronto a squagliarsela per stare un po’ meglio. Una figura che mi somiglia, infatti in questa canzone mi ci sono sempre ritrovato….».

Come di consueto in questo periodo discografico dei Pooh, completa l’album un brano di soggetto storico-leggendario. E’ il caso di INCA. In questa canzone Valerio Negrini riversò tutte le emozioni provate durante il suo viaggio in Perù. Il brano, ispirato dalle vicende della conquista dell’impero Incas da parte dei conquistadores guidati da Francisco Pizarro, resterà a lungo l’ultima composizione di Negrini di argomento epico-storico.

Paolo Famiglietti

 

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