I Village People nacquero per mano del produttore francese Jacques Morali e del suo socio Henri Belolo.
Il loro nome, letteralmente la gente del villaggio, si riferisce al Greenwich Village di New York, luogo frequentato dalla comunità omosessuale.
Nel 1977 a Grenwich Village l’incontro in un bar gay con un ragazzo vestito da indiano, fornisce lo spunto per creare una disco-band che coinvolgesse i frequentatori gay dei clubs. Felipe Rose, “l’Indiano” (di vere origini, peraltro), fu il primo elemento e a questo si aggiunsero altre 5 persone eccentriche vestite con i costumi che indossavano usualmente per ballare nelle discoteche: Randy Jones “il Cowboy”, David “Scar” Hodo “il Muratore” , Glen Hughes “il Motocicilista”, Alexander Briley “il Militare” e il cantante solista Victor Willis “il Poliziotto”.
Il successo dei Village People fu immediato ma stranamente non negli Usa, dove erano nati, ma in Gran Bretagna con il primo singolo “San Francisco” del 1977.
Al contrario di molti artisti disco, i Village Peole furono conosciuti ed apprezzati più per il modo di intrattenere il pubblico che per le perfomance vocali e, nonostante il fatto che molti dei loro testi si rivolgessero ad un utenza gay, il loro appeal era cosi forte che riusciva a coinvolgere fans di ogni sesso ed età.
Il grande successo in madrepatria non si fa attendere ed arriva con “Macho Man” (1978), il loro secondo album che supera il milione di copie negli Usa e varie unità a sei zeri nel resto del mondo. Appena sei mesi dopo esce il terzo Lp “Cruisin” che li consacrerà definivamente nell’olimpo della discomusic: l’album diventa disco di Platino mentre il singolo estratto, “Y.M.C.A.”venderà più di due milioni di copie solo negli Stati Uniti!
Nel 1979 arriva “Go West“, (la cui cover è stata portata al successo dai Pet Shop Boys),altro disco di platino e “In the Navy” seguito da “Live and Sleazy“, un doppio live contenente anche degli inediti. Nonostante il disco d’oro ottenuto da quest’ultimo Lp, la loro carriera stava volgendo al termine, seguendo la stessa sorte della discomusic: nel 1980 il film semi-autobiografico fu un fiasco totale e la poco venduta colonna sonora “Can’t Stop the Music” siglò la fine del loro prezioso contratto con la Casablanca Records.
I Village People passarono alla RCA che cercò di rilanciarli con la nascente tendenza musicale “New Romantic” con brani come “Five O’ Clock In The Morning” e “Do you Wanna Spend The Night”. Nel 1984 rientrarono nelle classifiche con il singolo “Sex Over The Phone“.
A causa dei loro personaggi facilmente riconoscibili, il gruppo è stato spesso imitato o parodiato in film, serie televisive, videogiochi e musica. Sono state registrate numerose cover e omaggi delle loro canzoni come il video del 1997 per il singolo “Discoteque” degli U2 , un episodio del 2000 di 3rd Rock From the Sun e il film del 2013 Cattivissimo me 2.
Il 12 settembre 2008, i Village People hanno ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame, strada che reca i nomi delle celebrita’ mondiali che hanno onorato lo star system e l’industria dello spettacolo statunitense.
Paolo Famiglietti