Continua a far ballare il mondo intero. Grazie, soprattutto, alla canzone che l’ha resa una star mondiale: “I will survive” ha definito un’epoca!
Gloria Gaynor, al secolo Gloria Fowles, nasce a Newark, negli Stati Uniti, il 7 Settembre 1949, o, almeno, così dice lei. La Rete è equamente divisa tra chi vuole che la sua data di nascita sia il 1947 o il 1949. Dove sta la verità? La signora della disco music sembra prenderci gusto e, come ogni diva che si rispetti, fa di tutto per mantenere l’ambiguità.
La risata è una della cose che accompagna Gloria Gaynor fin da bambina. Pur avendo avuto una vita non sempre facile, il sorriso non l’ha mai abbandonata. La sua è una famiglia povera, è cresciuta senza padre, un cabarettista fallito che ha abbandonato la madre proprio mentre era incinta di lei. «Non avevamo tanti soldi per cui non c’era niente per cui litigare. Forse per questo eravamo così felici» racconta la futura regina della disco music nella sua prima autobiografia. «La musica in casa nostra non mancava mai, ma solo i miei fratelli cantavano in pubblico. Essendo l’unica femmina non venivo mai invitata. Poi un giorno, avevo 13 anni, stavo cantando da sola vicino al nostro palazzo quando un vicino è sceso e mi ha detto. “Oddio Gloria, sei proprio tu? Credevo fosse la radio”. In quel momento ho deciso che avrei fatto la cantante».
La prima esibizione non tarda ad arrivare. È a scuola, davanti a tutti i compagni. Ma, racconta, le ci vogliono tre tentativi per riuscire a iniziare a cantare. «Alla fine mi sono guadagnata la mia prima standing ovation. E da quel momento non ho mai più avuto paura del palcoscenico».
A 25 anni Gloria Gaynor è una stella. Nel 1975 pubblica il primo album, “Never can say goodbye”, che è anche il titolo della sua prima hit. Ma è nel 1978 che le cose cambiano davvero: incide “I will survive”. Doveva essere un lato b secondo i suoi discografici. Ma il successo immediato e grandissimo che la canzone riscuote li costringono a ripubblicare il 45 giri, che in pochi mesi vende 14 milioni di copie e arriva in cima alla classifica. Gloria vince un Grammy, l’unico della sua carriera, per il Best Disco Recording nel 1980, l’unico anno in cui questa categoria è presente.
Ancora oggi le versioni e le cover che si sono succedute negli anni sono impossibili da contare tutte.
Al presente Gloria Gaynor adora fare il giro del mondo con i suoi concerti. Uno sforzo non da poco,col passare degli anni, a causa di una brutta caduta sopra un amplificatore che la lascia con lancinanti dolori alla schiena. E che la portano a una semi paralisi. Fino al 2017, quando un neurochirurgo californiano non decide di operarla e provare una tecnica sperimentale. «Credevo sarei morta», ha raccontato in esclusiva al settimanale americano People . «Ero già pronta a continuare a esibirmi da una sedia a rotelle. Invece, dopo due operazioni, per la prima volta dopo non so quanti anni sono tornata a ballare». Logicamente sulle note di I will survive!
Paolo Famiglietti
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