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HIT PARADE STORY (18 febbraio 1970)

 

Ciao a tutto il pubblico di “RTR 99 – Canzoni e Parole Fuori dal Coro”. La “macchina del tempo”, questa volta ci porta indietro fino alla metà di febbraio del 1970.

 

L’approvazione della legge sul divorzio è il principale “tema caldo” che domina sulle prime pagine dei quotidiani d’epoca. La novità politica del primo incontro del presidente-incaricato Mariano Rumor con le delegazioni dei quattro partiti di centro-sinistra è che “Si dovrà parlare del divorzio”. La riunione comincia verso le 17,00 nella “Sala Verde” di Palazzo Chigi in Piazza Colonna, e dura fino alle 19,45. Rumor compie una completa esposizione dei temi politici e programmatici nei termini già noti, rifacendosi per la parte di impostazione strettamente politica (rapporto maggioranza-opposizione, formula politica nelle giunte regionali, provinciali e comunali) al testo di “preambolo” concordato tra i quattro segretari della Democrazia Cristiana, del Partito Socialista, del Partito Socialista Unitario e del Partito Repubblicano. Quanto al programma, Rumor conferma le cose già riferite nei giorni scorsi, quando parlò ai direttivi dei gruppi parlamentari della DC. Il segretario repubblicano Ugo La Malfa ha fatto notare che sulla “questione divorzio” non c’è nulla di nuovo da stabilire, essendoci già stato un voto della Camera che sancisce la costituzionalità della legge divorzista ed esclude violazioni del Concordato con la Santa Sede.

 

A pochi giorni dalla partita amichevole tra la Nazionale Italiana e la Nazionale Spagnola (prevista allo Stadio Santiago Bernabeu di Madrid per il 21 febbraio 1970), nasce improvvisamente un “caso Mazzola” che scuote la tranquilla vigilia che gli “azzurri” stanno trascorrendo a Roma. Il medico della Nazionale, dott. Fino Fini, messo in allarme da un permanente fastidio alla caviglia sinistra che il centravanti nerazzurro accusa da tempo, ha creduto opportuno approfondire gli accertamenti attraverso l’esame radiografico. Il risultato è sconfortante. Il dott. Fini dichiara che è in atto una decalcificazione con stato infiammatorio tale da richiedere una cura scrupolosa. Mazzola dovrà rimanere dieci giorni a riposo e sottoporsi ad una terapia ricalcificante e di fanghi. La situazione è apparsa in tutta la sua drammaticità, quando Fini ha affermato che “se il giocatore non si curerà a fondo, rischia di pregiudicare la sua partecipazione ai prossimi Campionati del Mondo” in Messico. Per la cronaca, l’incontro tra Spagna e Italia terminerà 2 a 2, con le reti di Pietro Anastasi, Gigi Riva e due clamorose autoreti di Sandro Salvadore.

 

Manca una settimana alla ventesima edizione del Festival della Canzone Italiana, che si svolgerà al Salone delle Feste del Casinò di Sanremo dal 26 al 28 febbraio 1970. Il cast canoro è definitivamente completato. L’organizzatore Ezio Radaelli comunica l’ultimo nome, che era stato tenuto in sospeso, nella speranza di avere Gianni Morandi tra i partecipanti, ad interpretare la canzone “La prima cosa bella”, in coppia con Nicola Di Bari (autore del motivo assieme a Mogol). Anziché il cantante emiliano, sarà il complesso dei Ricchi e Poveri a  cantare il suddetto motivo. Tra l’altro, al rifiuto di Gianni Morandi si è aggiunto anche quello di Don Backy, che ha giudicato il brano “non adatto al suo stile”. A presentare il Festival saranno: Nuccio Costa (già conduttore del Festival di Sanremo del 1969), l’attore e regista Enrico Maria Salerno e la principessa Ira Fürstenberg. L’ospite d’onore sarà Nino Manfredi, che annuncia di voler interpretare a suo modo la celebre canzone “Tanto pe’ cantà” di Ettore Petrolini.

 

La classifica dei singoli più venduti in Italia del 18 febbraio 1970, vede una netta prevalenza di motivi interpretati in italiano, rispetto a quelli cantati in inglese: sette a tre.

La prima posizione è ad appannaggio degli Shocking Blue, band olandese guidata da Robbie van Leuween e Mariska Veres, che fa ballare il Vecchio Continente con il travolgente ritmo di “Venus”.

Secondo è Gianni Morandi con “Ma chi se ne importa”, divertente brano firmato da Franco Migliacci e Claudio Mattone che ha permesso al celebre interprete bolognese di vincere la sua terza edizione di “Canzonissima” (nella finale del 6 gennaio 1970). Dalla stessa gara canora proviene anche il terzo motivo in classifica: “Se bruciasse la città” (di Giancarlo Bigazzi, Enrico Polito e Totò Savio), interpretato con grande bravura dal 18enne Massimo Ranieri.

Quarto posto per “Mi ritorni in mente” di Lucio Battisti, canzone firmata assieme al fido Mogol, che permette al compositore reatino di fare di nuovo centro, dopo i successi ottenuti nel 1969 con le varie “Un’avventura”, “Acqua azzurra, acqua chiara” e “Dieci ragazze”.

La quinta piazza vede protagonista Mina con un ottimo brano intitolato “Un’ombra”, scritto da Daiano, Roberto Soffici e Paolo Limiti, reso con grande suggestione ed aggressività da una “Tigre di Cremona” in grande forma.

Il sesto singolo in classifica è “Come hai fatto?”, intenso e struggente motivo scritto ed interpretato da Domenico Modugno, meritato finalista della citata “Canzonissima 1969-’70”.

La settima posizione vede protagonista Frank Sinatra con “Goin’ Out Of My Head” (di Teddy Randazzo e Bob Weinstein), canzone lanciata nel 1965 da Little Anthony & The Imperials ed interpretata magistralmente da “The Voice”. A contribuire al successo di questa versione è l’apprezzato “telegiallo” intitolato “Coralba”, diretto da Daniele D’Anza ed interpretato da Rossano Brazzi, Valerie Lagrange, Glauco Mauri e Mita Medici.

Ottavo posto per la Formula 3 con “Questo folle sentimento”, ottimo motivo di Mogol e Lucio Battisti, pubblicato dalla nuova etichetta discografica “Numero Uno” (fondata, tra gli altri, dagli stessi Battisti e Mogol).

Nona è la divertente “Sugar, Sugar”, lanciata con enorme successo in tutto il mondo dagli Archies (band americana guidata da Archie Andrews, Reggie Mantle e Jughead Jones).

A chiudere la top ten è Orietta Berti con “Una bambola blu”, spensierato motivo firmato da Daniele Pace, Mario Panzeri e Lorenzo Pilat, che ha consentito alla simpatica interprete emiliana di piazzarsi quinta nella recente edizione di “Canzonissima”.

Ciao! Alla prossima settimana!

David Guarnieri

CLASSIFICA DEI 45 GIRI PIÙ VENDUTI (18 febbraio 1970):

  1. Venus – The Shocking Blue (Joker)
  2. Ma chi se ne importa – Gianni Morandi (RCA)
  3. Se bruciasse la città – Massimo Ranieri (CGD)
  4. Mi ritorni in mente – Lucio Battisti (Ricordi)
  5. Un’ombra – Mina (PDU)
  6. Come hai fatto? – Domenico Modugno (RCA)
  7. Goin’ Out Of My Head – Frank Sinatra (Reprise)
  8. Questo folle sentimento – Formula 3 (Numero Uno)
  9. Sugar, Sugar – The Archies (RCA)
  10. Una bambola blu – Orietta Berti (Polydor)

 

 

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