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FESTIVALBAR STORY: 1981

 

 

Il “Festivalbar” diventa maggiorenne. Per la manifestazione, nata nel 1964 ed affermatasi sempre di più, è tempo di festeggiare la 18a edizione, con una scintillante kermesse, che viene presentata alla stampa il 9 giugno del 1981. Le canzoni in gara saranno 34 (più sei motivi “fuori gara”), selezionate tra oltre 600. La competizione musicale si chiuderà il 5 settembre ’81, nella ormai tradizionale sede dell’Arena di Verona, con un gala che comprenderà i motivi più “gettonati” nei 30 mila juke-box situati in tutta Italia. All’ottanta per cento, i brani in gara sono cantati in italiano, perché, secondo l’organizzatore Vittorio Salvetti: “La produzione di casa nostra ha raggiunto, soprattutto per alcuni generi, un livello che non può temere la concorrenza straniera”. Nella serata finale all’Arena di Verona, oltre che il ben noto “Trofeo Zabov” (riservato al vincitore assoluto), verranno assegnati anche i “Telegatti” di Tv Sorrisi e Canzoni per le rivelazioni dell’estate 1981 e sarà attribuito il riconoscimento al primo classificato del torneo “Discoverde”, riservato ai giovani talenti, che dovrà superare le selezioni della gara canora, in programma nella Piazzetta “Vigo” di Chioggia Sottomarina (Venezia) (previste per il 13 giugno 1981) e al Castello Sforzesco di Milano (il 9 luglio 1981).

Un pimpante Salvetti risponde alle domande dei cronisti presenti e, alla precisa domanda, sul perché la formula rimanga “sempre la stessa”, l’organizzatore veneto afferma: “Perché dovrebbe cambiare? Il Festivalbar funziona. È un vero fenomeno estivo”.

 

Tra i big italiani in gara ci sono: Massimo Bubola (Senza famiglia), Alberto Camerini (Rock ‘N’ Roll Robot), Mimmo Cavallo (Uh, mammà!), Pino D’Angiò (Un concerto da strapazzo), Alex Damiani (Non t’amo, però), Eduardo De Crescenzo (Uomini semplici), Marco Ferradini (Schiavo senza catene), Alberto Fortis (Settembre), Gepy (Sera sarà), Ivan Graziani (Pasqua), Idea 2 (Potrei), Fausto Leali (Canzone facile), Fiorella Mannoia (E muoviti un po’), Milk & Coffee (Sexy Lola), Gianna Nannini (Vieni ragazzo), Premiata Forneria Marconi (Come ti va?), Rettore (Donatella), Ricchi e Poveri (M’innamoro di te), Ron (Al centro della musica), Vasco Rossi (Voglio andare al mare), Franco Simone (Il mondo). Partecipano anche artisti stranieri come Jim Capaldi (Child In The Storm), Joe Dolce (Shaddap You Face), Kit Hain (Uninvited Guests), Kano (Baby Not Tonight), Keith Marshall (Only Crying), gli Spargo (One Night Affair), Le Trix (C’est la vie), Vivien Vee (Pick Up) e, soprattutto, Phil Collins, celebre leader dei Genesis, per la prima volta in veste di cantante solista con la sua “In The Air Tonight”. Gli ospiti fuori gara sono: Lucio Dalla (Telefonami tra vent’anni), i Pooh (Chi fermerà la musica), il leggendario George Harrison (All Those Years Ago) e tre vincitori dei passati “Festivalbar”: Mia Martini (Ti regalo un sorriso), Alan Sorrenti (La strada brucia) e Umberto Tozzi (Notte rosa).

 

Le serate del “Discoverde”, riprese da RAI 3 e da cento emittenti televisive private vengono condotte da Patricia Pilchard. A selezionare i “talenti in erba” sarà una giuria composta da noleggiatori di juke-box, operatori del settore vendita di dischi e disc-jockey. Tra i partecipanti: gli Accademia (Il cavaliere del vento), Mario Castelnuovo (Oceania), Bruno Cheli (Bella l’estate), Enzo Cervo (Voglio te), Massimo Giordano (Amo), Rino Martinez (Caramella), i Tirelli (Dimmi per chi), Valentina (Anima). Tra gli ospiti di grande richiamo: Claudio Cecchetto, Alex Damiani (vincitore del “Discoverde” 1980), Pino D’Angiò, Oriella Dorella, Marco Ferradini, Fausto Leali, la Premiata Forneria Marconi, i Ricchi e Poveri e Massimo Troisi (reduce dal trionfo del film “Ricomincio da tre”). In queste serate di Chioggia Sottomarina si ripropone la “sfida” tra le due primedonne del Festival della Canzone Italiana 1981: Alice e Loretta Goggi. La prima canta “Per Elisa” (che le fece vincere la kermesse sanremese) e la nuova “Una notte speciale” e la seconda ripropone “Notti d’agosto” e la celebratissima “Maledetta primavera”. La Goggi ottiene il triplo degli applausi rispetto ad Alice, la quale non fa nulla per celare il suo disappunto.

 

La manifestazione prosegue senza sosta, giungendo al momento degli attesi risultati finali. A vincere, dopo essersi classificata seconda nel 1980, è Rettore con la divertente “Donatella”, che ottiene 116,430 punti; secondo è Ron con “Al centro della musica” (103,915 punti); terzo è Alberto Fortis con “Settembre” (100,900 punti). A seguire, Keith Marshall (Only Crying), Spargo (One Night Affair), Ricchi e Poveri (M’innamoro di te), P.F.M. (Come ti va?), Massimo Bubola (Senza famiglia), Fiorella Mannoia (E muoviti un po’), Alberto Camerini (Rock ‘N’ Roll Robot).

Concluso lo spoglio dei risultati, si arriva al momento della serata d’onore, che si svolge sabato 5 settembre 1981, in un’Arena di Verona strapiena (con almeno trentamila i presenti nell’anfiteatro).

La cerimonia conclusiva si annuncia ricca di nomi importanti, anche se con delle assenze importanti: George Harrison, inserito nella sezione degli “ospiti d’onore” non si fa vedere, così come l’atteso Phil Collins, tra i partecipanti alla gara con la pur apprezzatissima “In The Air Tonight”. Diserta lo show anche Vasco Rossi (il rocker avrebbe voluto presentare “Siamo solo noi” anziché “Voglio andare al mare”, inserita – a suo dire – in modo forzoso in gara). I problemi per Salvetti arrivano anche da parte di Mia Martini, la quale durante le prove generali polemizza e litiga con la regista dello spettacolo, Fernanda Turvani, che la sbatte fuori senza troppi complimenti.

Al di là di questi fastidi, la serata è comunque ben assortita, con presenze di tutto rispetto. Lo show  in Arena viene aperto da brani del film documentario “This Is Elvis” (diretto da Andrew Solt e Malcom Leo), in uscita nel mese di ottobre del 1981, per celebrare i 25 anni del “mito” di Elvis Presley. Dopo i consueti convenevoli di apertura del conduttore/organizzatore Vittorio Salvetti si dà il via alla sfilata di stelle. Tra i presenti: Riccardo Fogli (Malinconia), Drupi (10-08-80: un’estate fa), Viola Valentino (Giorno popolare), New Trolls (Il serpente), Fiorella Mannoia (E muoviti un po’), Eddy Grant (Can’t Get Enough Of You), Marcella (Canto straniero), Eugenio Finardi (Patrizia), Alex Damiani (Non t’amo, però), Ricchi e Poveri (M’innamoro di te), Alberto Camerini (Rock ‘N’ Roll Robot), Alan Sorrenti (La strada brucia), Spargo (One Night Affair), Umberto Tozzi (Notte rosa). Destano una certa sorpresa gli scarsi applausi ricevuti dalla P.F.M. (Come ti va?) e, soprattutto, gli ingenerosi fischi che accompagnano l’esibizione di Eduardo De Crescenzo e la sua “Uomini semplici” (forse troppo sofisticata per una manifestazione popolare come il “Festivalbar”).

Si arriva al momento dei premi, con una vulcanica Rettore, che conquista il “Trofeo Zabov” con la sua “Donatella”. La cantautrice veneta dichiara – con un po’ di sbruffonaggine – alla stampa: “Ora sono la primadonna della canzone italiana. Ho spodestato persino Mina”. I vincitori del “Discoverde” sono gli Accademia (gruppo formato da allievi e insegnanti del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano) con “Il cavaliere del vento”. Il “Telegatto” d’argento di Tv Sorrisi e Canzoni per la rivelazione dell’anno viene consegnato a Massimo Bubola, pupillo di Fabrizio De Andrè, premiato per la sua “Senza famiglia”. Un altro “Telegatto” d’argento, viene vinto da Keith Marshall, primo tra i cantanti stranieri con la sua “Only Crying”. I premi speciali vengono assegnati a Ron per l’album “Al centro della musica” e ad Alberto Fortis (riconoscimento per la “personalità” istituito dalla città di Asiago). Ad ottenere il maggior numero di applausi è tuttavia una bambina di nove anni: Nikka Costa. La piccola figlia di Don Costa, celebre musicista e arrangiatore, si esibisce, accompagnata dal papà, nella ben nota “(Out Here) On My Own”, che si trova in testa alla classifica dei 45 giri più venduti in Italia da quasi due mesi. Alla baby-star viene anche assegnato il “Telegatto” d’oro di Tv Sorrisi e Canzoni. La sempre irriverente Rettore, nonostante l’euforia per la vittoria della gara, si mostra infastidita per la standing ovation (e il prestigioso premio) ottenuti da Nikka Costa, affermando: “Il Festivalbar è stato trasformato in una succursale dello Zecchino d’Oro”.

 

La serata viene conclusa da Fabrizio De Andrè, che presenta “dal vivo” una serie di motivi tratti dal suo nuovo album, uscito in quelle settimane, intitolato semplicemente “Fabrizio De Andrè” (conosciuto maggiormente come “L’indiano”). Nonostante il grande valore artistico presentato dal cantautore genovese, i presenti all’Arena di Verona non danno prova di eccessivo entusiasmo (stessa cosa avvenuta l’anno precedente a Lucio Dalla): evidentemente, il pubblico del “Festivalbar” preferisce motivi spensierati e romantici rispetto alle atmosfere impegnate dei pur prestigiosi cantautori italiani.

 

Anche questo 18° anno di gara del “Festivalbar” si conferma un successo, con diversi motivi in gara presenti in classifica (tra i più apprezzati: “Donatella” di Rettore, “Only Crying” di Keith Marshall, “Rock ‘N’ Roll Robot” di Alberto Camerini, “One Night Affair” degli Spargo, “Settembre” di Alberto Fortis). Ottimo anche il risultato ottenuto dal doppio Lp contenente i motivi che hanno partecipato al concorso (con 110 mila copie vendute). Il patron Vittorio Salvetti, ben contento per l’ennesimo risultato positivo, traccia un bilancio della 18a rassegna appena conclusa: “Il Festivalbar ’81 è andato a gonfie vele. I juke-boxes sono stati gettonati come non era mai accaduto prima. I biglietti per la serata all’Arena sono stati venduti interamente in pochi giorni. Da domani si comincia a lavorare per la kermesse del 1982”.

 

Appuntamento alla prossima settimana con la 19a edizione del “Festivalbar”.

Ciao a tutti!

 

David Guarnieri

 

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