C’era una volta la DIAPOSITIVA!
I pomeriggi domenicali con mamma e papa’ a guardare le diapositive, sono uno dei ricordi più belli legati alla mia infanzia.
Molti non sanno neanche di cosa io stia parlando, oppure ne conoscono soltanto il nome. Ma quelli nati negli anni ’70 e i primi anni ’80 hanno avuto l’occasione di conoscerle e toccarle con mano.
Cosa sono, dunque, le diapositive?
Sono delle pellicole a colori montate su telaietti di plastica quadrati e trasparenti. Queste venivano inserite in un carrello, il quale scorreva all’interno di un proiettore tramite un telecomando.
Per vedere le diapositive era sufficiente un piano di appoggio per il proiettore e un fondale bianco tipo una parete della casa o,come nel mio caso, un maxi lenzuolo (tecnologia HD!?).
Qualche minuto per trovare la giusta posizione del proiettore, mettere a fuoco le immagini e si era pronti per lo “spettacolo”.
Mi torna alla mente il classico suono che si udiva dopo ogni proiezione della fotografia e lo stupore nel ricordare, tramite le immagini, una vacanza al mare piuttosto che una cerimonia di famiglia.
L’emozione che si viveva era quella del cinema in casa propria: luci spente e tutti seduti attorno al proiettore. Una persona (di solito mio padre) aveva la responsabilità di far scorrere le diapositive, con un ritmo equilibrato, magari commentandole con un breve ricordo.
Qualche volta capitava una foto capovolta, bastava estrarre la diapositiva dal carrello per poi reinserirla correttamente con gli inevitabili sbuffamenti da parte degli “spettatori” non paganti!
La proiezione delle diapositive aveva una sua magia: il fatto di vedere la fotografia proiettata attraverso un fascio di luce rendeva, secondo me, i ricordi piu’ belli di quanto possa fare lo schermo di un computer o di uno smartphone attuali.
Paolo Famiglietti
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