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Leggeri, coloratissimi, affascinanti: i mangiadischi spopolavano nelle case degli anni Settanta. Con il successo del vintage è riesplosa anche la passione per i dischi in vinile e gli accessori musicali retrò.

Nell’era di internet, del trionfo della tecnologia, della musica scaricata e consumata direttamente sulla rete c’è anche chi guarda al passato, riscoprendo antiche passioni. La controtendenza è il ritorno dei dischi in vinile, oggetti affascinanti che, dopo lungo tempo trascorso in polverose cantine e soffitte, tornano alla ribalta. Nei soggiorni sono ricomparsi  i vecchi giradischi ma molti vanno alla ricerca anche di un altro strumento d’ascolto di stampo retrò. Stiamo parlando del mangiadischi, un giradischi portatile automatico, usato per la lettura dei 45 giri, inventato negli anni Cinquanta e diffusosi su larga scala negli anni a seguire. Il suo successo si dovette, con ogni probabilità, al fatto che potesse essere facilmente trasportato ovunque. Negli anni Settanta le case di tutto il mondo si popolarono di colorati mangiadischi, molto amati anche dai bambini che si divertivano ad ascoltare le sigle dei loro cartoni animati preferiti. Nella seconda metà degli anni Ottanta i mangiadischi scomparirono per l’affermarsi prima dei mangianastri e,successivamente, dei lettori cd ma il loro ricordo è rimasto oggi più vivo che mai.

Alcuni mangiadischi erano dotati anche di presa elettrica e potevano essere spostati grazie alla celebre maniglia…

Tra il 1975 e il 1988 si diffonde il rinomato modello Penny con i famosi “buchi” al di sopra dell’altoparlante e una scelta di colori vastissima.

Il motore del mangiadischi si spegneva automaticamente alla fine della canzone e, alcuni esemplari, avevano anche l’autoespulsione.

Uno dei tratti che rendeva così speciali i mangiadischi era sicuramente la loro colorazione. Il colore più usato per questi oggetti vintage è sicuramente l’arancione, seguito in seconda battuta dal rosso e dal giallo. Queste tonalità  accese conferiscono un’inconfondibile aria simpatica ai mangiadischi, immediatamente riconoscibile all’interno di una stanza. Se avete gusto per il retrò, nel vostro soggiorno potete collocarlo su un mobiletto in legno magari accoppiandolo ad altri oggetti come radio d’epoca o macchine da scrivere.

Il mangiadischi si presta anche ad arredare l’ingresso di casa, accogliendo con una sorpresa gli ospiti che saranno incuriositi dallo strano “soprammobile” o ricorderanno immediatamente i cantanti del passato.

Oggi ci sono numerosi altri modi per ascoltare la musica ma non dimentichiamo che tutto è nato proprio con il mangiadischi.

E allora,non vi resta che togliere la polvere dalla vecchia collezione di dischi, aprire la “bocca” del vostro mangiadischi, alzare il volume e ballare fino allo sfinimento!

 

Paolo Famiglietti

 

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