Auguri Riccardo,
Uomo che ha fatto la gavetta, che ha saputo vincere con i Pooh, che non ha messo però da parte il cuore nel 72.
Uomo che ha saputo ricominciare. Forse con troppo rimpianto e poca autostima verso se stesso. Lo scrivo perché quando venne in radio rimase stupito al fatto che gli citassi le sue canzoni. Una dietro l’altra.
Anche quelle un po’ nascoste.
Perché da solista Riccardo ha cantato capolavori. Ha avuto enormi successi. Vittorie e sconfitte. Trasferte di mesi in terre fredde dove è rimasto chiuso in albergo per giorni con fuori -40.
Non serve fare la cronologia dei successi in un giorno così. Tutti avranno una sua canzone nella testa. Una storia di tutti i giorni da cantare. E allora saltelliamo come lui fece in quel Sanremo.