“Se con un brano riesci a comunicare col pubblico significa che qualcosa devi aver provato nel momento in cui l’hai composto. Se poi il pubblico si ricorda di te a distanza di anni significa che hai lavorato davvero bene”.
Sono le parole di Michele Zarrillo che oggi, 13 giugno, compie 63 anni.
Ho conosciuto Michele Zarrillo nel 1987.
Una persona educata e pulita come la musica che propone. Le sue canzoni sono la colonna sonora di molte persone che lo seguono da anni! Un bravo cantante e musicista. Poco apprezzato, ma indubbiamente un grande artista.
Per festeggiarlo, noi di RTR 99, abbiamo deciso di ricordare alcuni suoi successi legati al Festival di Sanremo, la famosa kermesse musicale che lo ha visto protagonista per ben 13 volte!
Partiamo dal 1981 e il brano “Su quel pianeta libero”: una bella canzone che da’ il senso di libertà e spensieratezza.
Arriviamo al Sanremo 1982 con il brano “Una Rosa Blu”: canzone scritta per ricordare un amore che ha una rosa blu tatuata sul seno. La rosa blu diventa per Zarrillo il simbolo dell’amore incancellabile. Canzone autobiografica direte voi? Può darsi! Comunque, per la cronaca, Michele Zarrillo non ha tatuaggi sul corpo!
Sanremo 1987. E’ la volta de “La Notte Dei Pensieri”: Zarrillo, dopo 15 anni di onorata carriera, vince il Festival nella sezione Nuove Proposte…..cose dell’altro mondo!
Sanremo 1994. Zarrillo presenta il brano “Cinque Giorni” che diventerà non solo un grande successo ma anche un classico della canzone italiana. La canzone sarà ripresa anche da Fiorello e Laura Pausini.
Sanremo 1996. In questa edizione del Festival, Zarrillo canta “L’Elefante E La Farfallla”, che riscuoterà nuovamente il consenso di critica e pubblico e diventerà uno dei brani più importanti della sua carriera.
Sanremo 2006. Presenta “L’Alfabeto Degli Amanti”, un invito alla fiducia nell’amore come ultima risorsa in un mondo che delude.
Ed e’ proprio all’amore, sentimento che ha ispirato tante canzoni di Zarrillo, che uniamo i nostri auguri per questo bravo cantante italiano.
Buon compleanno, Michele!
Paolo Famiglietti
